martedì 7 settembre 2010

HA REMINESCENZE ABRUZZESI IL NUOVO G.M. ITALIANO

Nel recente Open Internazionale di Bratto Sabino Brunello ha conquistato la sua terza norma da GM e pertanto, avendo un punteggio Elo Fide superiore a 2500, il titolo gli verrà presto ratificato dalla Fide.
Nel 2005 Sabino era tesserato con l'asd dell'Aliprandi di Penne allorquando questa ottenne un memorabile scudetto nel Campionato Italiano a Squadre indetto dalla Fsi.
Fu quella l'unica edizione nella quale gli incontri di finale si giocarono su sei scacchiere e, tra i partecipanti, figurava l'obbligo di schieramento di almeno un under 16; il giovane bergamasco era il componente giovanile prescelto dal sodalizio vestino; un doppio reciproco investimento che dette frutti copiosi.
Brunello partecipò anche all'edizione successiva del Cis con la rappresentativa pennese che, però, non riuscì ad arrivare oltre il terzo posto.

Nel frattempo, nel settembre dell'anno della conquista del massimo alloro nazionale per rappresentative societarie, Penne rappresentò l'Italia ai Campionati Europei per Club che quell'anno si tennero a Saint-Vincent in una evento che voleva essere il prologo alle Olimpiadi Scacchistiche che poi si disputarono, in pompa magna, a Torino l'anno successivo.

In quell'indimenticabile edizione continentale di campionato la dirigenza dell'Aliprandi decise di presentarsi (non avendo vincoli di classifica, oggettivamente proibitivi) con una squadra maggioritariamente formata di giovani ai quali veniva offerta l'opportunità di fare un'esperienza internazionale unica ed indimenticabile.
Dopo avere proposto la partecipazione ad alcuni dei più validi esponenti del vivaio giovanile abruzzese (che non vennero accettate) l'invito venne raccolto da due futuri protagonisti dello scenario scacchistico nazionale ed internazionale: Daniele Vocaturo e Denis Rombaldoni che, insieme a Sabino Brunello andarono a costituire la componente giovanile della formazione.

Pur se coinvolgente dal punto di vista emotivo i risultati tecnici non furono eclatanti: si arrivò 26° su 48, in linea con la disposizione del tabellone di partenza. Fu, comunque, un banco di prova eccezionale per l'esperienza dei tre giovani moschettieri azzurri che, di lì poco, continuarono il loro percorso esplosivo nel magico mondo delle 64 caselle.

Alcuni momenti di quella spedizione, a buon diritto, rimangono indelebili nella mente di chi li ha vissuti o di chi, a vario titolo, li ha seguiti; sia che si tratti di ricordi negativi che positivi.
Tra i primi la sconfitta con Pristina (sulla carta nettamente inferiore) ed il pareggio con Cardiff (con un solo titolato), mentre tra i secondi vanno annoverate la patta di Arlandi con Radjabov, nell'incontro con i campioni uscenti del NAO Parigi nella quale l'italiano pur avendo un pedone in più rimase vittima di una imperscruttabile sudditanza psicologica, ed il pareggio con Rekjavik che, tranne un elemento, riproponeva la nazionale olimpica islandese che ha sempre ben figurato alle Olimpiadi.

Sempre nel 2005, a Roseto in provincia di Teramo, Brunello venne premiato con la Vela d'Oro, un premio che insignisce i migliori risultati, conseguiti nell'annata, dai migliori sportivi operanti in Abruzzo. Nella terna di premiati figurava anche il maratoneta Alberico De Cecco che allora (prima dei noti fatti) era più che una promessa per l'atletica italiana che preconizzava in lui un possibile vincitore di medaglia ai venenti Giochi Olimpici poi tenutisi, nel 2008, a Pechino.

Da Bratto sono comunque arrivate anche altre buone notizie per lo scacchismo abruzzese.

A partire dalla vttoria di Alessandro Bonafede nei Giovanili assoluti.
Il giovane trevigiano (abitante nel paese di Paese) è tra i frutti dell'infaticabile opera divulgativa di uno dei massimi promotori giovanili italiani: Nicola Pegoraro; per origine Alessandro ha ascendenze abruzzesi in quanto la madre è originaria di Pescara. Inoltre il giovane talento ha frequentato per anni il torneo internazionale giovanile di Cappelle Sul Tavo (con organizzazione dell'A.s.d. "L'Archimede") nei quali otteneva sempre ottime performance anche dovendo confrontarsi con atleti successivamente protagonisti in ambito internazionale.
Tra gli atleti usciti da Cappelle (oltre al citato Bonafede) possono essere citati l'attuale GM ungherese Imre Hera, la WGM rumena Sabine Foisor (ammessa ad una fase finale dei Campionati Mondiali Femminili) gli IM italiani Denis ed Axel Rombaldoni; quest'ultimo, sempre a Bratto, ha sfiorato una norma GM mancandola solo all'ultimo turno.

Ripercorrendo quegli avvenimenti non può non doversi annotare come i giovani abruzzesi di allora (D'Innocente, Cerquitella, Pacilli, Bianchini, Colangeli, ecc...) si misuravano con questi giocatori ad armi pari e, sovente, ne emergevano vincenti. E' stato solo il differente impiego di tempo dedicato alla crescita scachistica (non certo il talento!) a decretarne risultati differenti.
Ma non sono solo queste le buone nuove arrivate da Bratto: La nuova bi-campionessa italiana: Mariagrazia de Rosa è, infatti, tesserata alla "Fischer" - Chieti con la quale ha recentemente conquistato lo scudetto tricolore nel Campionato Italiano Femminile a Squadre disputatosi nello scorso maggio.

Un altro titolo nazionale riferibile al più antico sodalizio scacchistico abruzzese in un'annata da incorniciare.

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