lunedì 6 settembre 2010

PRESENZA ABRUZZESE A SAN SEVERINO MARCHE

Nel primo wwek-end di settembre si è svolto l'oramai tradizionale (siamo alla 12^ edizione) open scacchistico curato dal circolo: "Le Torri Smeducci" guidato dalla energica e pragmatica presidentessa (anche) del comitato regionale marchigiano: Caterina Ciambotti.
Quattordici i partecipanti provenienti anche dalle limitrofe regioni di Abruzzo e Lazio, tra i quali 5 Candidati Maestri e 6 Prime Nazionali.
Per la nostra regione era presente Spada che partiva da secondo nella griglia iniziale e tale è terminato nella classifica finale.
Il torneo, infine, è stato vinto dal Candidato Maceratese Claudio Graziani il quale rappresenta un "residuato storico" in quanto è un CM per Elo Fsi ancora non in possesso di Elo Fide.
Questa rarità è, in tutta evidenza, dipendente dalla sua scarsa frequentazione di tornei negli ultimi anni; comunque è la dimostrazione lampante di come il punteggio Elo Fsi sia di parecchio pù severo in confronto a quello Fide infatti il vincitore di torneo pur avendo un "punteggio" inferiore ai 2 CM (regolarmente FIDE) che lo precedevano nel tabellone iniziale li ha sopravvanzati in classifica finale e battuti negli scontri diretti. In ogni caso il suo status di solo classificato Elo FSI presto finirà sia perchè l'Elo nazionale verrà presto soppresso e sia perchè
già in questo torneo ha realizzato una corposissimma tranche Fide.
La manifestazione è stata diretta dall'Arbitro Armandi Nazzareno che, al solito, ha offerto una prova di correttezza e competenza che ha impreziosito la godibilità dell'intero evento.
La cittadina ospitante si trova nel quadrante centro occidentale della regione, ai confini con l'Umbria che inizia con le città di Gualdo Tadino e Nocera Umbra; nella stessa zona altri centri simili a San Severino (Camerino, Fabbriano, Tolentino tra i più importanti) che con la stessa condividono un rilevante passato storico e la presenza diffusa di tantisimi edifici di interesse storico magnificamente concepiti e superbabemente gestiti e manutenuti: luoghi ideali da visitare e godersi.
La società organizzatrice: "Le Torri di Smeducci" è una delle più antiche tra le 25 società marchigiane affiliate alla F.S.I.; il suo interesse principale è lo sviluppo degli scacchi a vantaggio del settore giovanile dove ha conquistato numerosissimi titoli regionali e contribuisce massicciamente alla creazione di quell'immenso vivaio giovanile scacchistico marchigiano, primo nel rapporto abitanti/tesserati junior in Italia e tra i primi nel mondo.
Tra i segreti principali dell'esplosione del fenomeno scacchi tra i giovanni e i giovanissimi di San Severino c'è la determinazione e la competenza della presidente (che è espressione del mondo della scuola) ed il sostegno delle istituzioni pubbliche locali che da sempre hanno creduto nelle potenzialità del nostro gioco per la formazione di cittadini migliori.
Tra gli embemi dell'interesse delle istituzioni marchigiane verso lo sviluppo giovanile della nostra disciplina c'e(ra) l'accettazione del progetto scacchi-scuola (presentato e deliberato dalla provincia di Macerata con il supporto finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata) che permetteva l'insegnamento scacchistico e l'inserimento di istruttori federali nelle scuole che ve ne avessero fatto richiesta e con oneri a carico della Provincia.
Ci piace ricordare che per una iniziativa simile, tempo addietro, si era energicamente speso il Dr. Enrico Di Ciò a Pescara ottenendone una lettera di intenti della Regione Abruzzo nella quale venivano enucleate tutta una serie di posività apportate dalla pratica scacchistica giovanile e l'invito alle altre istituzioni territoriali a finanziare i nostri corsi scolastici.... non appena avessero avuto i fondi necessari.
Il progetto ha comunque avuto una battuta di arresto per la decadenza dell'Amministrazione Provinciale ma la speranza della sua riproposizione è ancora presente.
Come sovente accade nelle premiazioni di tornei simili in terra marchigiana la locale Civica Amministrazione ha inviato propri rappresentanti alla cerimonia conclusiva della gara per testimoniare la vicinanza ed il sostegno (anche futuro) alle attività del nostro movimento; una chicca dell'intervento dell'Assessore allo Sport dell'Amministrazione Comunale c'è stata quando ha candidamente espresso il suo sincero stupore (tanto da rimanerne esterrefatto!) nell'aver visto che, negli scacchi, ci giocano anche i grandi.
Tra i partecipanti anche alcuni juniores che hanno affrontato i "grandi" senza alcun timore reverenziale; tra questi il migliore risultato tecnico è stato conseguito dal giovanissimo Renzetti Leonardo, locale NC con 1.443 punti Elo Fsi arrivato 3°-4° (..."precedendo giocatori del calibro di..." 2 CM e 6 1N) e conseguendo l'immediata promozione a 3^N ed una tranche FIDE intorno ai 1900 punti Elo.
Tra l'altro il giovanissimo Leonardo, nella sua partita contro il n.1 del tabellone (il CM Gianfelici che, tra l'altro, ha abbandonato il torneo dopo il 3° turno), dopo avere resistito alla pressione avversaria montante dalle battute iniziali cedendo un pezzo per due pedoni, è riuscito a crearsi una posizione talmente ottimale da arrivare ad essere (in alcuni frangenti) forzatamente vincente ma che, per un crogiuolo di tecnica e tenuta emotiva ancora acerbe), ne ha prima permesso la sterilizzazione della forza espansiva e susseguentemente la debolezza e caduta che ne hanno determinato la sconfitta invece della vittoria.
Per quanti fossero interessati tutte le partite del torneo sono visibili ed estrapolabili dal sito: www.scacchioffida.it/.
Per la grinta dimostrata e per come la famiglia ne segue convintamente il percorso scacchistico il giovanissimo marchigiano continuerà a far parlare di sè.
Altro personaggio singolare presente al torneo è senz'altro il 1N Faini Ivano di Senigallia; globetrotter - con il figlio - dei tornei marchigini e limitrofi (più volte presente anche in tornei nel pescarese), istruttore con numerosi tornei regionali al suo attivo, si distingue per avere ideato e relizzato una particolare forma di biathlon tra scacchi e ping pong nel quale i primi 20 di ciasceduna delle classifiche compilate ricevono da 20 ad 1 punto e quindi i due punteggi vengono sommati per la combinata finale.
Il torneo si svolge presso il centro federale della Federazione Italiana di tennis tavolo che, a Fano, dispone di un impianto e di dieci campi da gioco omologati anche per tornei mondiali. Per chi fosse interessato la manifestazione è gà stata giocata quattro volte ed è già in programma la quinta edizione nei prossimi mesi.
Eccellente anche la sede di gioco stabilita presso l'Oratorio del Don Orione.
Non a caso San Severino Marche, come pure l'intera zona che la esprime è permeata di una impalpabile spiritualità eredità della storica appartenenza al Principato Papale e sia per la numerosa presenza di strutture di culto come di istituzioni religiose.
Tra queste istituzioni l'oratorio dedicato a San Don Orione, sede del torneo e di tantissime iniziative del club scacchistico locale, ridonda la sua grande attività a tutta la colletività.
Storicamente gli oratori nacquero dalla geniale intuizione di San Giovanni Bosco, ecclesiastico nato agli inizi del XIX secolo a Chieri, con il quale il cattolicesimo sdoganò ogni tipo di attività sportiva dopo secoli di latente conflittualità.
Due, nella storia, sono stati i motivi principali per i quali religione e sport si vedevano con recipoca diffidenza: uno era per il fatto (pratico) che il tempo dedicato alla cura del corpo potesse sottrare tempo agli obblighi religiosi (1 Timoteo 4, 8: "Poichè l'addestramento corporale è utile per un poco, MA la santa devozione è utile per ogni cosa, giacchè ha la promessa della vita d'ora e di quella avvenire"), la seconda era per il fatto (filosofico) che con la pratica di attività sportiva lo sportivo ambiva a migliorare le proprie facoltà fisiche e mentali mentre per i dettami religiosi tali caratteristiche (di ciasceduno) erano preordinate dal Padre Celeste.
San Giovanni Bosco superò queste incomprensioni ataviche mettendo a disposizione dei giovani le numerose srutture di proprietà del clero per fare attività sportiva PRIMA di fare la dottrina.
Come c'è stata la collaborazione tra "Torre di Smeducci" ed Oratorio di Don Orione (la qualcosa permetteva anche di alloggiare a prezzi convenientissimi) è utile riconoscere che la collaborazione tra strutture del clero e divulgatori scacchistici (presenti in tutte le zone del Paese) può essere una via eccellente per dotare i tornei di condizioni realmente agevolative e, conseguentemente, incrementare le presenze.
Tali collaborazioni sono già state enormemente poste in essere (e si continua tuttora) in tanti Paesi stranieri; il segreto della proficua sinergia sta nell'offrire il reciproco rispetto e considerazione in cambio di condizioni economiche impensabili nel mercato ricettivo tradizionale.
La prossima iniziativa scacchistica delle Marche si svolgerà a Jesi (An) in due fine settimana a cavallo di metà mese del prossimo ottobre; notizie più dettgliate sul sito del comitato regionale marchigiano.

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