sabato 23 ottobre 2010

EUROPEI DONNE: CHIETI TERMINA CON DUE VITTORIE

E' finita con due vittorie l'avventura del Fischer - Chieti agli Europei femminili riservate a squadre di club svoltisi questa settimana in Bulgaria.

Il risultato finale, cioè il 12° posto è all'incirca in linea con il dato di partenza del ranking iniziale; non c'è stato l'acuto che avrebbe potuto permettere un pronostico delineato sin dall'inizio.

Va comunque sottolineato che la squadra abruzzese ha giocato con la prima (il Circolo di Montecarlo) e la seconda (lo Scacchi Club S.Pietroburgo); le 2 squadre sono arrivate appaiate e solo il secondo livello di spareggio ha deciso che le "monegasche" si sarebbero fregiate del titolo continentale.

Nel mentre lo contro tra le prime due squadre è terminato in parità entrambe hanno patito una sconfitta: Montecarlo con le georgiane di Tiblisi, capitanate dall'ex campionessa mondiale Maia Chiburdanidze,e le russe dell'ex Leningrado hanno finito per soccombere alle armene di Erevan ("solo" 4 M.I.) che sono salite sul gradino più basso del podio.

Quarte e quinte le altre due squadre russe; con 3 squadre (per un totale di 6 GM, 6 IM, 2 WGM ed 1 WIM) la federazione russa si è lasciata sfuggire il titolo.

Altro fattore che certamente ha pesato nell'economia dei risultati della squadra italiana è che questa si è presentata senza riserve; e questo in un torneo a squadre (che pure se non lungo è emotivamente molto coinvolgente) si fa sentire.

Passando ai risultati individuali si può rimarcare la buona prova delle due titolate nelle prime scacchiere; il 4,5 su 7 della Fierro (2 GM, 2 MI ed una WIM incontrate) è un risultato eccellente; così pure il 50 % della Zimina è di tutto rispetto, anche perchè ottenuto con 2 GM e 4 atlete dotate di titolo internazionale femminile.

Le ultime 2 scacchiere avevano il compito di acquisire esperienza in campo internazionale e, da questo punto di vita, il risultato deve essere stato senz'altro gratificante; la Di Primio ha, comunque, dovuto pagare dazio per il suo esordio in una manifestazione di così alto lignaggio tecnico; fatto ne è che 5 delle avversarie incontrate avevano un punteggio di merito superiore al suo, e 4 di queste esibivano un titolo internazionale.

L'auspicio è che i risultati della Fischer in campo nazionale ed internazionale risultino di sprone a tutto il movimento femminile regionale che sembrava destinato ad un radioso futuro dopo i brillanti risultati di Maria Vincenza Santurbano (culminati con lo scudetto del 2004); dopo quegli exploits il movimento sembrava avere avuto un momento di flessione che, può dirsi completamente superato positivamente.

Sempre durante la kermesse continentale è stata diffusa (in tutto il mondo) una intervista che la prima scacchiera della società teatina (Martha Fierro) ha rilasciato a chess.dom.com. In questa intervista la Fierro, ancorchè della sua attività tecnica, ha parlato della sua attività divulgativa in seno alla commissione Fide deputata allo sviluppo dello scacchismo femminile in ambito mondiale; ha anche accennato all'attività di insegnamento con l'Accademia Internazionale degli Scacchi che ha contributo a fondare a Perugia.

Nel maschile (per la precisione nell'"Open") è stata tutta un'altra musica: i russi, presentatisi con 5 squadre, hanno conquistato il 1° (Economist SGSEU-1: testa di serie n. 4) e 2° posto (lo Yugra che era accreditato di una 6^ posizione iniziale); gli ucraini che si sono aggiudicati il bronzo (A DAN DZO & PGM Chernigiv) rappresentano meglio di altri l'insieme delle forze tecniche scese in campo: erano decimi nel tabellone di partenza pur schierando 7 GM, di cui 2 over 2700, 4 over 2600 e la "riserva" dotato di un Elo di 2563.

Le altre 3 squadre russe hanno chiuso all' 8°, 9° e 10° posto; tra queste il San Pietroburgo che partiva dalla prima posizione per media Elo (Ivanchuk, Svidler, Mosvesian alcuni dei suoi membri) e, soprattutto, la moscovita Sh-SM64 la squadra che ha ingaggiato Fabiano Caruana.

Nella squadra di Caruana era presente un'altra conoscenza degli scacchisti abruzzesi nella persona del capitano, quell'Alexander Zlochevsky che per anni è stato l'istruttore dell'Aliprandi di Penne.

La rappresentativa italiana dell'Obiettivo Risarcimento Padova ha terminato 29^ (su 49)come frutto di 3 vittorie e 4 sconfitte; in linea di massima i veneti sono stati deboli coi forti e forti coi deboli: se si esclude la suonata che hanno preso con la squadra olandese, sulla carta più deboli. Nel 2005 Penne finì 26^ su 48.

La classifica dei campioni italiani è stata deteriorata dalla frana dell'ultimo turno nella quale hanno subito un 4,5/1,5 dalla squadra dei macedoni di Skopje sulla carta con i valori tecnici più o meno simili a quelli italiani (erano 25 e 27 sul tabellone).

Nell'ultima partita ha probabilmente inciso l'assenza di Duilio Colliutis che è il giocatore della squadra italiana che (giocando in seconda scacchiera) ha ottenuto il miglior risultato tra i padovani: 4,5 su 6.

Il torneo bulgaro sarà ricordato come il torneo dell'armeno Levon Aronjan; merito anche della spettacolare vittoria ottenuta contro un Vassily Ivantchuk annunciato in forma stellare, Levon ha sfondato (pur se, momentaneamente, solo nel Live rating) il muro dei 2800 punti Elo.

In questo e' stato il quinto umano nella storia scacchistica di ogni tempo.

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