sabato 10 novembre 2012

IN BOCCA AL LUPO, PRESIDENTE !

Gli auguri per la più alta carica planetaria sono di prammatica 
soprattutto ove si tenga in buon conto che questi, nella sua biografia, ha dichiarato di essere un appassionato "chess player"

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Questo è stato evidenziato da "chessbase news" che ha ripreso un articolo di David Sands sul Washington Times.

Nello stesso articolo viene evidenziato come 8 degli ultimi 9 presidenti democratici (89 %) hanno rivelato di essere appassionati del nobil gioco; pecora nera: Lindon Johnson.

Il suo sfidante: Mitt Romney, invece, ha dichiarato interesse zero per il nostro gioco, ciò anche in linea con gli ultimi 4 presidenti repubblicani (Ford, Reagan, Bush padre e figlio); motivo buono per dirgli: ben ti sta !

Lo sfidante è in perfetta sintonia con quelli di cui egli aspirava gli risultassero predecessori; infatti, partendo dall'amministrazione del 1880 (Chester Artur), secondo uno studio (!!) dell'Università del Minnesota i presidenti repubblicani appassionati di scacchi sono stati 5 su 14, ovvero il 35 %.

Sempre nella stessa biografia il 44° Presidente americano ha dichiarato che anche la moglie Michelle è appassionata del gioco dei re; comunque l'attività sportiva preferita del presidente, nonostante le sue piacevoli incursioni sulla scacchiera, rimane il basket.

In ogni caso sono parecchi i politici americani appassionati di scacchi; tra questi il più importante fu Benjamin Franklin.


Benjamin Franklin 1706-1790; presidente della Pennsylvania

Franklin può a ragione definirsi il Leonardo Da Vinci della storiografia americana; ebbe, infatti, molteplici interessi ed, in ogni campo ove operò, ottenne risultati notevoli.

I suoi interessi spaziavano dalla politica alla scienza, passando per la musica, l'editoria, il giornalismo, gli scacchi.

Il classico self-made man.

Da politico ricoprì, per tre anni il ruolo di presidente della Pennsylvania che confluì, insieme ad altre 12 colonie, negli Stati Uniti d'America per i quali egli fu anche uno dei cinque redattori della "Dichiarazione d'Indipendenza" poi ratificata a Filadelfia il 4 luglio 1776.

Da scienziato (e come frutto dei suoi studi sull'elettricità, la meterologia e l'anatomia) inventò il parafulmine; altre sue creature le lenti bifocali, l'armonica a bicchieri, le pinne natatorie, l'odometro - un aggeggio antesignano dei contachilometri -. 

Quale politico-inventore istituì il corpo dei vigili del fuoco volontari ed introdusse l'ora legale.


Bandiera americana dal 3.9.1777; l'idea di stelle in cerchio - in numero simile ai membri - fu copiata dalla bandiera europea

Seguì gli scacchi con la stessa  intensità con cui portò avanti i suoi studi scientifici; nel 1.786 pubblicò: "Moral chess"; il secondo libro sugli scacchi mai pubblicato in America.

Era coetaneo del leggendario Philidor (1726-1795) che conobbe al Cafè de la Règence" nel 1781 a Parigi dove risiedette per alcuni anni per svolgere il ruolo di ambasciatore del suo Paese; pur essendo il più forte giocatore americano non aveva la stessa forza del campione francese; raccontano le cronache di allora che per incontrare il Maestro dovette raccomandarsi, prenotarsi, fare la fila ... per farsi fare l'autografo sul suo libro.

Operò quando, in Italia, il pallino (del gioco degli scacchi) era tenuto dal trio modenese: Lolli, Del Rio e Ponziani; non si sa se ebbe incontri con loro ma la cosa portrebbe essere plausibile in quanto egli girò molto per l'Europa ed era poliglotta in quanto parlava molto bene francese ed italiano.

I politici americani non sono gli unici a vedere con particolare favore la nostra disciplina.

Probabilmente quella riportata sotto è la foto più importante tra quelle che hanno immortalato politici intenti a scaccheggiare. 

La foto è stata scattata a Vienna nel 1909 ed è attribuita ad Emma Lòwenstamm; ritrae una partita tra Lenin ed Hitler. 



La propaganda nazista tese a diffondere la notizia che il documento fosse un fotomontaggio; onde non dimostrare i buoni rapporti con il capoccia dei bolscevichi. Oltremodo la foto venne scattata nella casa di una famiglia di ebrei.

La proprietaria della foto riuscì a venderla per 40.000 dollari.

Per tanti storiografi questa foto rappresenta la pistola fumante per la dimostrazione del salto della quaglia che Hitler fece per amore della cadrega; come, del resto, il suo compare Mussolini.

A prescindere dalla storia, comunque, venendo alle cose di oggi, non si può che augurare un "Best wishes, Mr. President"   






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